Valutazione
2010, Baia di Hudson.
Allyson Gordon è una giovane ragazza di diciannove anni che vive a Churchill, un freddo e misterioso paesino di appena tremila abitanti nel Nord del Canada.
Quando, in circostanze del tutto misteriose, conoscerà un giovane ragazzo indiano di nome Adahy e il suo amico Sewati, la sua vita cambierà inesorabilmente. Ben presto Allyson capirà il legame antico che unisce Adahy alla sua famiglia, scoprendo la verità sulle morti premature dei suoi antenati e di suo padre.
Con l’aiuto dell’amico indiano Sewati dovrà cercare di salvare se stessa dalla medesima fine…
Recensione
“A un certo punto, nella vita di ognuno giunge un momento cruciale in cui il sentiero che si sta percorrendo cambierà per sempre. Per alcuni quel sentiero diviene una strada in salita, per altri invece una lunga discesa…”
Allyson Gordon, 19 anni, vive a Churchill, in Canada. Da 4 anni ha perso il padre in una sparatoria e con la madre non ha un rapporto confidenziale. Ama la lettura e la tranquillità del suo paese in contrapposizione alla movida dei suoi amici.
Ally – così preferisce farsi chiamare – insieme alla madre, prepara escursioni per i turisti e talvolta sono aiutate da Billy, un suo amico e spasimante. Un incontro casuale la coinvolge in un mondo tutto nuovo che era sempre stato sotto ai suoi occhi ma che aveva ignorato fino a quel momento, fino all’arrivo di Sewati.
Ally ha uno “spirito puro” – come amabilmente la definisce il suo amico indiano – a differenza degli altri suoi concittadini che scrutano la cultura degli indios da lontano rifiutando ogni tipo di contatto. Ally è diversa e si lascia trasportare dalle usanze dell’amico e ciò le porterà non pochi guai, tra le maledizioni di una strega vendicativa e un uomo soggiogato dalla sete di vendetta, imprigionato in un corpo che non gli appartiene più.
Nonostante gli avvertimenti, Ally si dedica a quest’amore, un amore verso l’ignoto e il mistero, lottando contro le barriere razziali.
D’un tratto la sua amata quotidianità viene spazzata via dall’angoscia di sapere chi la vuole morta. Sarà la stessa persona che ha ucciso suo padre? Nessuno sembra conoscere la verità ma Ally intende scoprirla.
La sua vita tra casa, noleggio e pochi amici non le basta più, Ally abbandona la tranquillità puerile e diventa donna. Una storia di coraggio che sorge dalla rabbia di un dolore oppresso per anni.
Lo stile narrativo di Lucilla Leone è coinvolgente, incorniciato da un’ottima capacità descrittiva dei luoghi e delle sensazioni dei personaggi che permette la compenetrazione nell’ambiente senza lo sbadiglio provocato dai troppi aggettivi. Dettagliata ma non prolissa e questa è una dote fondamentale a mio avviso. Inoltre, Lucilla possiede una capacità sorprendente di creare un intrigante alone di fascino dalla prima all’ultima pagina, che accompagna per tutta la lettura con estrema attenzione per non perdere neanche il più piccolo dettaglio. Le figure sono delineate con cura così come gli stati d’animo in modo da condurre per mano il lettore in questo viaggio di emozioni.
Un libro scritto con grande maestria che fa sognare e catapulta in un luogo lontano, freddo e arcano.
Per tutta la lettura, ogni personaggio e ambientazione mi erano chiari e ciò mi ha permesso di “visualizzare” il romanzo come fosse un film. Immaginavo che il racconto partisse da un narratore esterno che narrava la leggenda alla sua tribù dinanzi al fuoco mentre tutto aveva inizio.
Unica pecca, l’editing della casa editrice. Vorrei proprio conoscere il correttore bozze perché ha dei problemi con la punteggiatura. Ciò non distorce in alcun modo il valore del libro ma ci fa riflettere su alcune piccole realtà editoriali talvolta improvvisate.
Mi auguro che Lucilla scriva al più preso un’altra opera sicché ritengo abbia un vero talento. Difatti la mia valutazione è di ben 4 “sussurri”. Decisamente, ne consiglio la lettura.
Biografia dell’autrice
Di origini abruzzesi, Lucilla Leone nasce a Roma nel 1975, dove risiede tuttora con il marito e i due figli. La passione per la scrittura la accompagna sin dai tempi delle Scuole Superiori.
In passato ha scritto delle poesie e dei pensieri su suo padre, alcuni anni dopo la sua scomparsa, e un fantasy medievale qualche anno fa, ma nonostante alcuni commenti positivi di chi abbia letto i suoi lavori, non ha mai pensato di poter rendere pubblico un suo scritto, almeno fino a oggi.
“Scrivere è per me il bisogno di rivelarmi, il bisogno di risonare, non dissimile dal bisogno di respirare, di palpitare, di camminare incontro all’ignoto nelle vie della terra.”
Indio è il suo romanzo d’esordio.
Grazie, felicissima che il libro sia apprezzato...
RispondiEliminaGrazie a te per avermelo regalato ;) Baci!
EliminaBellissima recensione! :D Questo libro sembra molto bello!
RispondiEliminaUn saluto! :D
PS: Anch'io ho un blog che parla di libri! Ti lascio il link: http://libri-ehr.blogspot.it/
Ciao Francesco, mi sono aggiunta al tuo blog ;) grazie per i complimenti ma il merito non è mio bensì del capolavoro della Leone XD
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