mercoledì 27 febbraio 2013

Intervista a Gaetano Castiglione che ci presenta il suo fantasy "L'era dei draghi"

Ciao mondo blog! Oggi ho il piacere di presentarvi uno scrittore giovanissimo che ci presenta in quest'intervista il suo primo lavoro fantasy "L'era dei draghi" edito dalla Società Editrice MonteCovello.
Lascio a lui la parola, prima però inserisco come sempre la sinossi e l'immagine di copertina: prossimamente ne recensirò il libro ;)


Sinossi
Sono gioiosi tempi quelli in cui cresce il giovane Tanomir, nativo di Lithiun. Un’eterna pace sembra riecheggiare nelle vaste terre di Hytudras, tra le contee delle cinque razze che popolano la verdeggiante regione. Tutto cambia quando Tanomir, affiancato da validi compagni, si ritrova scaraventato in un mondo completamente diverso da quello in cui aveva sempre pensato di vivere. Un’antica minaccia solcherà le terre della Sacra Alleanza, una minaccia che risveglierà l’ombra assopita per anni tra il freddo delle montagne del nord. Toccherà agli Ammazza-Draghi, compagnia di cui Tanomir ne sarà capitano, di ricondurre il male insorto nei meandri della terra. Tra amore ed odio, tra tradimenti e battaglie, una nuova guerra sta per giungere sull’immacolato territorio di Hytudras. Una guerra, che cambierà per sempre il destino del pianeta.



Intervista

1) Ciao Gaetano, benvenuto nel blog. Parlaci di te.
- Ciao a tutti! Mi chiamo Gaetano Castiglione, e sono un (quasi!) ventenne di Angri, in provincia di Salerno. Sono un appassionato (Folle!) di libri, cinema e oggetti ed armi antiche. Oltre a scrivere, nella vita mi dedico al tiro con l’arco, quando sono libero dal lavoro di barista. Ne approfitto per ringraziare chi ha condotto quest’intervista, e tutti i lettori che in questo momento stanno leggendo queste righe!

2) Quando hai iniziato a scrivere "L'era dei draghi"?
- L’era dei draghi è nato precisamente l’8 gennaio 2011, dopo un’intera serata votata ad una profonda riflessione.  Di punto in bianco sono corso in camera a battere le prime righe, e da lì è nata la storia dei miei personaggi. Devo dire che sembra una cosa banale, ma da quel momento la mia vita ha preso una piega davvero inaspettata. Chi avrebbe mai pensato, allora, che un giorno avrei condotto interviste per blog e giornali locali? È una sensazione che auguro a tutti quelli che si cimentano in questo bellissimo ma arduo campo!

3) Quanto lavoro c'è nella stesura di un fantasy?
- Ho impiegato ben 9 mesi per scrivere e revisionare il mio libro (Per questo amo dire che è stato un vero e proprio parto!). Scrivere un libro per me non è stato soltanto sedersi davanti al pc e battere i tasti uno dietro l’altro. “L’Era Dei Draghi” mi prendeva ogni minuto della giornata, a scuola appuntavo idee e possibili soluzioni, ed è lì che sono nati la maggior parte dei miei personaggi, fra l’indifferenza dei miei amici ai quali sembravo anche un “tantinello” psicopatico! Il lavoro che c’è dietro ogni romanzo è duro e faticoso, e vi assicuro che è la cosa più semplice da fare per raggiungere l’obiettivo finale: la pubblicazione. Ma non per questo bisogna abbattersi! Bisogna tenere duro alle critiche e alle difficoltà, non bisogna arrendersi mai!

4) A differenza di alcuni lavori che ho recensito, tu hai offerto al lettore la mappa del regno, un ottimo inizio per comprendere al meglio la lettura. È un disegno tuo?
- Purtroppo no! Il mio più grande desiderio sarebbe quello di imparare a disegnare, ma purtroppo sono una frana! Per questo lavoro devo ringraziare un mio carissimo amico di Perugia (Ciao Mattia!). So che non è il massimo, che il lettore quando apre il libro si attende contorni effetto seppia, ma per noi esordienti è davvero difficile conoscere e chiedere aiuto a professionisti in questo campo. È solo una questione di tempo, prima di poter lavorare alla grande, e questa è una promessa!

5) A chi ti sei ispirato, sia per quanto riguarda lo stile sia per i personaggi?
- Per quando riguarda lo stile, nel romanzo “L’Era dei Draghi” a nessuno. Ho esposto una storia secondo i miei parametri di lettura, ma leggendo ho imparato che ogni autore ha bisogno di un modello. Io mi rivedo molto in Stan Nicholls. Stile semplice e complesso allo stesso tempo, il mio autore/modello preferito insomma, nonostante sono un folle appassionato di Tolkien. Per cui, in futuro aspettatevi un Gaetano ispirato allo scrittore britannico!

6) Raccontaci del libro. In cosa si distingue dalla massa?
- Una cosa di cui “amo” vantarmi nel mio libro, oltre ad essere una cosa inusuale per dei fantasy, è il fatto che “L’Era Dei Draghi” parla di un mondo giovane, all’albore del suo tempo. Niente storie del passato,  di quelle che gli anziani raccontano ai pargoli dinanzi ad un braciere, ma saranno i miei personaggi a scriverla! Qual è la miglior storia da raccontare, se non l’antichità stessa?

7) Prevedi un seguito?
- No. All’inizio mi sembrava un’ottima idea, anche perché per la maggiore i Fantasy sono fatti così, ma non vorrei affrettare e rovinare le cose. Sono ancora troppo inesperto per scrivere trilogie o quant’altro, ed aspetterò che l’esperienza mi dia un grosso aiuto per realizzare un grande lavoro. Ovviamente, c’è bisogno anche di parecchia fortuna, ma un lavoro fatto bene parte con un piede in avanti!

8) Immagino tu sia un appassionato del fantasy. Quali altri generi prediligi?
- Io adoro il genere Post-Apocalittico! Ho letto parecchio e visto altrettanti film, e lo trovo assolutamente un genere eccezionale. Un giorno spero di poter realizzare un lavoro così, magari concedendomi una sosta anche dal Fantasy! Inoltre, essendo un romanticone inguaribile che crede ancora al vero amore, vado matto per i film romantici. Ma non quelli commerciali, preferisco le grandi storie con valori reali, e non fatti per intrattenere il pubblico. Il vero amore esiste amici miei, bisogna soltanto aspettare!

9) Sei giovanissimo e questo te lo diranno in tanti. Cosa vedi nel tuo futuro?
- Nel mio futuro spero di trovare la forza di pochi, quella forza che mi sarà necessaria per continuare su questo campo e non abbandonare la pista. Purtroppo, per esigenze personali o professionali, talvolta si abbandonano le proprie passioni, ed io spero che il destino abbia riservato per me eventi che non mi costringano ad abbandonare la scrittura. Io voglio che lo scrittore diventi la mia professione principale, ma sappiamo tutti che è un sogno arduo da realizzare, ma come si dice? Sognare non costa nulla! (Almeno questo!)

Grazie Gaetano per essere stato con noi, saluta i lettori di "Sussurri di parole" come preferisci.
- Grazie mille all’intervistatrice e a tutti i lettori del blog! È stato un vero piacere condividere questo momento con tutti voi, e spero un giorno di poter ricevere il parere di tutti! Come dice il buon Stan Nicholls: Se non potessero fare affidamento sulla rete di solidarietà umana che li assiste, gli scrittori vivrebbero un’esistenza spaventosamente solitaria.
Un abbraccio a tutti!

Biografia
Nato a Vico Equense il 12/08/1993, Gaetano Castiglione ha frequentato L’IPSAR di Pagani, diplomandosi nell’estate del 2012. È residente ad Angri.
Dopo aver pubblicato alcuni racconti sul web, esponendoli al pubblico sul suo sito “La Teca del Bardo”, si è dedicato alla stesura del suo primo romanzo di genere Fantasy, “L’Era Dei Draghi – Le Rune di Zumaran”. Attualmente lavora come barista in attesa di potersi iscrivere alla facoltà di “Editoria e Pubblicistica”.
Questo è il link alla pagina facebook del libro. 

lunedì 25 febbraio 2013

Intervista a Mathilde Bonetti

Ciao ragazzi, oggi ho il piacere di intervistare Mathilde Bonetti che ci parla di sé e delle sue passioni :) Buona lettura ^.^



1) Ciao Mathilde, è un onore ospitarti nel mio neonato blog di recensioni. Prima di parlare dei tuoi best seller parlaci un po’ di te, sempre che ci sia ancora qualcuno che non ti conosca ;)
- Ciao e grazie a te per l’ospitalità! Ci sono talmente tante cose da dire di me che non so mai da che parte cominciare…… Sono una scrittrice che ha realizzato il proprio sogno, perché non è facile oggi ritagliarsi uno spazio credibile nel panorama dell’editoria, soprattutto quella per ragazzi. Ma nella vita ho tante passioni: gli animali, e infatti ho un piccolo allevamento amatoriale di sacri di Birmania, il ballo, che pratico da agonista e il pattinaggio, che invece pratico da amatrice.

2) Hai scritto più di venti libri per ragazzi. Sei un vero fenomeno, soprattutto estremamente rapida essendo così impegnata anche come traduttrice e nella tua passione di ballo e pattinaggio. Dicci qual è il tuo segreto che l’appuntiamo subito!
- Il segreto è la fantasia e usare come ispirazione tutte le piccole cose che ci succedono ogni giorno. Ogni momento della nostra vita è ricco e speciale e spesso lo sottovalutiamo. Una frase, un gesto, qualcuno che ti racconta qualcosa che è successo. Per me tutto è ispirazione :-)

3) Scrivi per i più grandi editori italiani, Mondadori, Piemme, Sperling and Kupfer. Ricordi come hai mosso i primi passi in quest’ambiente, la prima volta che hai inviato un manoscritto con il batticuore e la paura di non essere contattata?
- Ho inviato il mio primo libro a 26 anni ad almeno 50 editori. Allora non usavo ancora la posta elettronica, figurati! E quanto no…..! Poi, a un editore minore è piaciuto. Il libro si intitolava Inviati, giornalisti da salvare e raccoglieva le mie interviste a 5 grandi inviati italiani, fra cui Ettore Mo e Igor Mann. È piaciuto e da lì è cominciato tutto, ma allora facevo la giornalista anche io. In quel momento era la cosa più simile a ciò che volevo fare nella vita – scrivere storie.

4) Il tuo ultimo lavoro che sta per uscire riguarda una nuova avventura di Martina. Ci vuoi raccontare qualcosa in anticipo?
- Martina è la protagonista di una serie che si rifà alla mia passione per gli animali. Ha 13 anni, è scapestrata, adora le bestiolione di tutte le specie e forme proprio come me. E in ogni romanzo ne salva una diversa. Sta per uscire il 6° volume: Conigli, amore e fantasia, ambientato in un’associazione che ho incrociato per caso (a proposito di ispirazione) e che mi ha toccato profondamente. In questo posto, che si chiama La collina dei Conigli e sta a Monza, ritirano conigli, cavie e ratti dai laboratori in cu li usano per gli esperimenti. Una cosa orribile… Questi animali arrivano in condizioni disperate e vengono aiutati a recuperare la propria dignità e la propria vita. Poi, quando ritrovano un po’ di fiducia nell’uomo, vengono dati in adozione. Per promuovere il lavoro dei volontari e per sensibilizzare i miei lettori al tema dello sfruttamento animale, ho voluto far arrivare Martina in questo posto, intersecando la finzione narrativa alla realtà. Martina deciderà di adottare uno di questi conigli, che fra l’altro sono piuttosto grandi, e dovrà convincere i suoi…

5) Ti viene mai il desiderio di scrivere un libro di un genere diverso come un thriller o un fantasy?
-Sempre! Infatti spazio spesso di genere in genere. Ho scritto per Mondadori un manuale per il mantenimento dei sauri in cattività (100 Sauri), che non ha nulla a che vedere con i miei libri per ragazzi. Ho fatto molti libri gadget fotografici per Sperling & Kupfer e ho in progetto un romanzo per adulti un po’ piccante :)

6) Quali sono i tuoi progetti futuri? Dicci dove possiamo seguirti.
- Progetti futuri già calendarizzati sono una nuova trilogia per Mondadori ragazzi ambientata nel mondo dell’equitazione, tre nuovi titoli della serie Piemme Tre amiche sul ghiaccio, un romanzo “marino”, e l’ultimo volume della serie Il diario di Martina che si svolgerà in Africa. Altri progetti…. Be’, tantissimi!!!!! Per seguirmi sono su facebook :) e ora anche sul tuo blog!!

Grazie Mathilde per essere stata con noi, ti auguro una carriera ancora più brillante di quella attuale. Baci e in bocca al lupo per tutto!
- Anche a te e grazie per questa carinissima intervista!

Vi informo che in questi giorni è in uscita l'ultimo capolavoro di Mathilde, di cui abbiamo parlato nell'intervista, quindi correte in libreria!


Biografia dell'autrice.
Inizia la propria attività come giornalista freelance per alcuni quotidiani e riviste tra i quali "La Notte" e "L'Informazione". Nel 1996 pubblica il suo primo libro "Inviati. Giornalisti da salvare", che tratta proprio dell'attività del giornalista inviato e l'anno successivo il suo primo libro di narrativa: "E gli elfi cantarono", una raccolta di fiabe a sfondo fantasy.
In seguito collabora con le riviste della casa editrice Arnoldo Mondadori Editore: Donna Moderna, Starbene, Marie Claire e Focus.
Nel 2002 pubblica 100 sauri un manuale sull'allevamento domestico dei piccoli rettili e nel 2004 il suo primo libro per ragazzi: "Quest'anno cambio vita, 189 consigli per 4 stagioni".
La sua passione per gli animali è spunto per una serie di piccoli libri pubblicati dal 2006 ad oggi con Sperling & Kupfer in cui a brevi frasi poetiche affianca alcune fotografie di animali scattate da lei stessa: Soffici carezze (2006), Ti adoro perché (2007), La mia mamma è perfetta (2007), Sto sempre con te (2007), Sei davvero speciale (2008), Nati ieri (2008), Ho occhi solo per te (2009).
La sua passione per gli animali, assieme a quelle per la danza e per il pattinaggio su ghiaccio tornano nei successivi lavori nell'ambito della letteratura illustrata per l'infanzia e l'adolescenza: La gatta magica (illustrato da Marco Albiero) ha come protagonista Fantàsia la gatta birmana dell'autrice; in ogni libro della serie Il diario di Martina (pubblicati con prefazione di Licia Colò) la protagonista salva un animale diverso; in Pattini d'oro e nei libri della serie Tre stelle sul ghiaccio i protagonisti si dedicano al pattinaggio sul ghiaccio; in Vuoi ballare con me? (anch'esso illustrato da Marco Albiero) la protagonista è una ragazza adolescente impacciata che acquista sicurezza grazie al ballo.

giovedì 21 febbraio 2013

Intervista ad Anna Maria Benone, "Il suono nel testo"

Sera blogger! Anche oggi parliamo di poesia. Incontriamo Anna Maria Benone che ci presenta la sua silloge "Il suono nel testo" e ci regala non solo una meravigliosa intervista ma anche una sua poesia. Grazie Anna Maria per averci regalato i tuoi meravigliosi versi.


Sinossi
"Il suono nel testo" nasce da una ricerca interiore dettata da un io singolare divenuto noi scisso in un nuovo io. Stile diretto in una poesia prevalentemente ermetica, dove l’essenza della parola va oltre, trasformando l’azione in scrittura, in un testo che diventa suono, il suono nel testo.
La musica libera l’anima, la poesia la completa, la sensibilità la riempie di vita.

Io ho letto la silloge di Anna Maria ed ho scelto per voi amici questa poesia, intitolata "Moltitudini".

Non posso isolarmi
posso vivere
isolata in isole
sole
di un arcipelago
di vite
che si cercano.


Intervista
1) Ciao Anna, benvenuta nel mio blog. Raccontaci della tua passione per la poesia. Quando è nata e quando hai capito di poter comunicare agli altri delle sensazioni attraverso le parole?
- Ciao Antonella, grazie a te per avermi invitata ed ospitata in questa splendida cornice virtuale-letteraria.
Non so quando sia nata esattamente dentro di me la poesia, penso ci sia sempre stata. Ad esempio, ai tempi della scuola,  ogni volta che l'insegnante leggeva poesie, sentivo una profonda emozione e un fortissimo senso di benessere. Ho iniziato a scrivere  le mie prime poesie all'interno della copertina del sussidiario scolastico o accanto agli appunti, sui banchi. Ho iniziato a scrivere in modo costante tra le pagine del mio moleskine quando ho capito che avevo il bisogno di comunicare prima a me stessa e poi agli altri ciò che avevo dentro o ciò che vivevo attraverso gli occhi degli altri.

2) "Il suono nel testo" è la poesia che dà il titolo alla tua raccolta. Come mai hai scelto proprio quella e non un'altra? Racchiude l'idea che tiene uniti i vari versi?
- "Il suono nel testo" nasce da una ricerca interiore dettata da un “io” singolare, divenuto “noi”, scisso in un “nuovo io”. Ricerco l'essenza della parola andando oltre, trasformando l'azione in scrittura, in un testo che diventa suono: Il suono nel testo. 
Per me la musica libera l’anima, la poesia la completa, la sensibilità la riempie di vita. Il titolo della raccolta di cui si può leggere l'omonima poesia, nasce dal fatto che molte persone, leggendo diverse mie poesie precedenti, hanno detto che nelle mie liriche c'è musica.
In realtà è nato prima il titolo della raccolta, la mia idea, e poi la poesia.  Mi spiego meglio: quando ho selezionato e scelto tra le mie poesie quelle che avrebbero fatto parte della raccolta, mi sono sentita ispirata e ho ripreso in mano una vecchia poesia a me cara, che non aveva titolo e che io stessa non reputavo ancora pronta per essere pubblicata, come se mancasse qualcosa. Spinta da una forte emozione interiore, ho aggiunto gli ultimi versi e con essi è nato il titolo della poesia: Il suono nel testo.
Solo dopo mi sono accorta che il titolo della poesia era lo stesso che volevo dare al mio libro. In quel momento ho raccolto ciò che avevo seminato tempo prima. 

3) Quando preferisci scrivere, in seguito ad un'emozione provata sulla tua pelle o cerchi di dar voce alle esperienze che ti vengono raccontate da amici o cari?
- Scrivo ogni volta che sento l'esigenza di farlo. L'ispirazione può venire sia da un mio sentire, sia da un'esperienza non mia, che mi ha talmente emozionata da smuovere la mia penna.

4) Hai un'atmosfera in particolare che ti aiuta nella scrittura oppure ami il silenzio?
- Amo molto il silenzio, ma le mie poesie di solito non nascono nel silenzio. Nascono nei modi più disparati: tra la natura dove spesso mi rifugio per avere un po' di tranquillità e appunto ispirazione, in doccia, parlando con amici o conoscenti, in treno, prima di addormentarmi e spesso in auto; qualche volta ho dovuto accostare mentre ero alla guida, per scrivere la neonata poesia sul taccuino che di solito ho con me. La narrativa invece “esce” dal mio silenzio.

5) Hai mai scritto un racconto? Nel tuo futuro vedi la poesia o c'è possibilità di sfociare nella narrativa?
- Più volte mi hanno detto che dentro di me c'è anche tanta prosa. Nell’Ottobre 2011, per caso, ma “niente è a caso”, ho letto di un corso di scrittura online tenuto dalla scrittrice fantasy Moony Witcher, così mi sono iscritta e ho riscoperto un mondo che ignoravo. Chi ha letto, in ordine di livello, i miei racconti: Pezzi, Giulia, Niente è a caso (sono presenti sul blog di Moony Witcher) ha più volte sottolineato che si legge tra le righe una prosa poetica. Per me è stato un vero e proprio percorso che mi ha fatto rendere conto della mia penna, di una penna che sicuramente deve continuare a maturare e che devo continuare a scoprire. Se posso permettermi, consiglio i corsi online di Moony a chi deve imparare a scrivere e a chi, come me, scrive già, perché è veramente un confrontarsi continuo e sincero. Per me è stata una crescita.
Dopo "Il suono nel testo" ho iniziato a scrivere un altro, nuovo, racconto che ho concluso da poco. L'obiettivo è pubblicarlo, vedremo. Nel frattempo continuo a scrivere poesie.  La strada è ancora lunga, ma voglio percorrerla tutta. Penna, cuore e tanta pazienza come dice Moony che, al di là del corso, continua anche da lontano e nonostante i suoi impegni, a seguire i miei passi o passaggi... Per questo la ringrazio. Fare questo non è da tutti gli scrittori, specie di fama come è lei. 
A mio parere, narrativa e poesia sono due mondi diversi, paralleli, con qualcosa di importante che li lega: la vita. 
Se penso al futuro, vedo la mia penna il cui inchiostro è legato al mio sentire che può trasformarsi in poesia e/o in prosa, a secondo di quello che vivo in quel momento. Non credo che l'una escluda l'altra. L'importante per me è continuare a scrivere. Come ho detto più di una volta: scrivo perché respiro meglio.

6) Hai un modello a cui ti ispiri? Chi è il tuo poeta preferito?
- Mi ispira la vita ed ogni parte di essa. Ho letto molta poesia, ma i poeti che sento più affini alle mie sfaccettature sono: Neruda, Merini, Tagore. Amo molto anche i poeti ermetici e gli intramontabili stilnovisti. Diciamo che non seguo degli stili, ma le sensazioni delle poesie che leggo e che mi emozionano.

7) Ho letto il tuo libro e la poesia che mi ha destato maggiori sensazioni è stata "Moltitudini" che con il tuo consenso ho pubblicato nel blog. Ci racconti come è scattata l'ispirazione che ha dato poi vita alla poesia stessa?
- Ho pensato alla solitudine, alla nostra società, al nostro continuo correre e rincorrersi, al nostro fermarsi  e ricercarsi, al nostro aggregarsi agli altri come isole alla deriva che forse un giorno si ritroveranno...

8) Dove possono seguirti i nostri lettori?
- Sulla mia pagina facebook, su twitter e sul sito dell'editore che ha creduto in questo mio progetto: Edizioni R.E.I.
Contatti web: 


Grazie Anna per essere stata qui con noi ti auguro un grande successo.
Saluta i nostri amici dedicandoci due tuoi versi inediti, solo per noi ;) 

“Non posso appartenere 
a cerchi che non mi appartengono...”
(Anna Maria Benone)
Grazie a te.

Biografia
Anna Maria Benone nata a Lecce, vive vicino Milano. Docente di lettere in una scuola media.  Buona ascoltatrice, amante dell’autenticità delle parole, proveniente dal teatro, dalla scrittura creativa, dalla letteratura, dalla musica, dalle verità dell’arte, Anna Maria ricerca l’essenza della parola per ritrovare l’emozione e nell’emozione ricercare la parola. 
Ha sempre sentito dentro sé  poesia, pur essendosi avvicinata in quest’ultimo anno alla narrativa.
Scrive perché respira meglio.

Pubblicazioni sparse:
Intro_versi www.ilmiolibro.it (il suo primo esperimento)
Eko in AA.VV. Il Federiciano 2009 Aletti Editore
Nel silenzio in AA.VV. Il Federiciano 2010 Aletti Editore
Tra le righe in AA.VV.  Luoghi di parole 2010 Aletti Editore
In balìa in AA.VV. Luoghi di parole 2011 Aletti Editore
Ancora in AA.VV. Verrà il mattino e avrà un tuo verso
"150 anni una volta c'era" per i 150 anni dell’Unità d’Italia nella rivista on line Montparnasse Cafè La via dei poeti
Tra la natura, Ti amo, Nello specchio, Come in un tulipano sul sito di lieto colle editore www.lietocolle.it
Narrativa: Pezzi, Giulia; Niente è per caso sul Blog di Moony Witcher 
Attualmente lavora ad un nuovo racconto.

mercoledì 20 febbraio 2013

"Follia" di Vincenzo Monfregola

Ciao mondo blog, oggi facciamo un tuffo nella poesia (e anche domani con un'altra ospite). Siamo in compagnia di Vincenzo Monfregola che ci presenta la sua raccolta di poesia "Follia" e ce ne parla nella sinossi. Vincenzo è stato così gentile da concederci un assaggio del suo lavoro omaggiandoci con una sua poesia. Nella biografia troverete tante informazioni utili su di lui. Potete seguirlo sulla sua fan page di facebook cliccando qui  ^.^
Sinossi
"Mi ritrovo ancora una volta di fronte al lettore, mi rimetto in gioco  dopo tanti anni e a dire il vero un po’ di adrenalina mi prende ma sono felice di essere tornato" .
Versi maturi rispetto ai trascorsi, pensieri dettati ad alta voce con toni idealisti, a tratti, ma che rispecchiano il mio "vivere" più intimo.
Ho scelto di porli ai vostri occhi così come sono, senza impreziosirli con gemme o rubini, porto a voi i miei versi semplici così come sono nati, non amo i paroloni, sono per il contenuto e per i messaggi diretti, quelli che in una sola nota ti tuffano al cuore se di emozioni parlano; spero possiate farne tesoro di aggiunta ai vostri principi…
”Vorrei che la mia poesia fosse per tutti e arrivasse a tanti, affinché ci sia un verso per ogni battito di ali, e spero possa volare per un'unica direzione… verso la vita… quella semplice, quella reale basata sulla sostanza e non sull'apparenza".

Una poesia che l'autore ci ha regalato oggi e che troveremo insieme alle altre nella sua raccolta.

L'alba

Cercherò

quell'alba,

quella terra lontana

che nei miei album

ha segnato

il tuo tempo…

quel tempo eterno,

mai assurdo,

vicino e lontano,

mai autentico,

sempre fedele

pur se tra incognite

e virgole

a volte recise

tra dubbi e verità.

Cercherò quell'alba

che ha sempre inciso

su pentagrammi d'anima

cammini in salita,

lontani dalle avversità. 

Silloge poetica "Follia" - Edizioni R.E.I.


Biografia dell'autore
Vincenzo Monfregola nasce a Napoli nel giugno del 1976 dove tuttora vive con la propria famiglia.   Frequenta l'istituto tecnico conseguendo il diploma in elettronica nonostante le sue attitudini per le materie umanistiche, infatti per riscattare la voglia di darsi alla letteratura, inizia a fecondare attività culturali, diventando parte integrante di diverse redazioni giornalistiche e recensioni spesso pubblicate su libri e periodici culturali.  Partecipa anche a numerosi Concorsi Letterari, laddove trova riscontro con altrettante incentivazioni e premi classificandosi egregiamente, ne citiamo alcuni: II^ edizione Premio di letteratura Centro Studi Michelangelo, Il Molinello di Siena, Premio Megaris di Napoli, Millennium del Cenacolo Vesuviano, Prospektive di Siena, Premio Bufalino di Caserta, V^ edizione del Premio Internazionale "Città Pomigliano d'Arco", XV^ edizione del Premio Internazionale di Poesia "Giuseppe Villaroel" dell'Accademia Costantiniana di Palermo.  Contemporaneamente riesce a pubblicare alcune sue opere in diverse antologie scolastiche, si cita "Nuove gemme letterarie" di Carello Editore, la sua poesia viene recensita descrivendo i suoi versi brevi, agili, eppure straordinariamente intensi e significativi; sanno cogliere la realtà nel disegno dell'anima. Dedicati all'amicizia, all'amore, alla natura, sono il frutto di una poesia che libera il bisogno vitale, disseta e purifica, dipanando i suoi fili luminosi lungo i sentieri del cuore.   Non tardi viene eletto anche accademico d'onore della pregiatissima Accademia Costantinopoli di Palermo da mons. Viktor Busà.   Fonda nel 2001 il Centro Laboratorio Poetico per la crescita della cultura, affinché sia sostegno di solidarietà verso chi ne ha veramente bisogno bandendo diverse edizioni del Concorso Letterario Nazionale di Poesia "Napoli 2001"; segue poi la pubblicazione della sua prima raccolta di poesie in "Nel tempo dei girasoli", testo discutissimo in alcune testate di periodici culturali, recensori definiscono con titoli entusiastici la sua poesia: "Una poetica metafisica", "Sigilli di una poetica trascendentale", "Monfregola e i meccanismi dell'anima", "Sensibilità e impegno sociale  nella poesia di V.Monfregola", "Giovinezza e attualità nella poesia di Vincenzo Monfregola".  Continua a lavorare cimentandosi anche in recensioni pubblicate su testi di autori esordienti e si impegna anche in veste di giurato  in Concorsi letterari di Poesia e Narrativa.  Ad un certo punto però Vincenzo Monfregola si allontana prendendo distanze da tutto ciò che è "scrivere" depone carta e penna; e solo da pochi mesi si rimette in gioco e lo fa partecipando alla IV^ edizione del Concorso Nazionale di Poesia e Narrativa "Io Racconto" di Firenze dove viene pubblicato nell'antologia con la poesia "Mai papà…" e la lettera "A te, nonna Lina".  Vince la prima Edizione del miniconcorso "Un libro con Rupe Mutevole" con la poesia "Ricordi sbiaditi di una vita vissuta", si mette in discussione e punta all'estero presentandosi nella sezione in lingua "Castigliano", ottiene infatti una Menzione d'onore alla II^ Edizione del "Concurso de poesia Miguel G. Teijeiro" in Spain. Arriva, infine, finalista al Concorso Mario Dell’Arco – XVI Edizione con l'opera "E la chiamano crisi".  Paragrafo importante di questi ultimi mesi sicuramente lo scrivono le sue ultime pubblicazioni, ritroviamo infatti Vincenzo Monfregola in una raccolta a quattro autori "Ruvido inchiostro", volume della raccolta editoriale "Trasfigurazioni" di Rupe Mutevole Edizioni, con la sua silloge "Alma"; subito dopo viene resa edita anche "Follia" con Edizioni R.E.I.  A novembre 2012 sarà presente l'opera "Nel tempo dei girasoli" nell'antologia "Luoghi di parole" di Aletti Editore.  Tra i suoi imminenti progetti Monfregola  vuole ancora una volta esporsi all'estero, infatti renderà edite tutte le sue poesie, sinora raccolte in diverse sillogi, sia in lingua inglese che spagnola, affinché possa realmente diffondere il suo pensiero per magari arrivare a tanti.   

martedì 19 febbraio 2013

Intervista a Claudia C. autrice del libro "Il cielo in testa"

Giorno mondo blog, oggi ospito Claudia C. autrice del libro "Il cielo in testa" che ci presenta lei stessa in questo post. A me viene subito voglia di leggerlo e a voi? Oltre all'intervista gentilmente rilasciata trovate anche una sua nota biografica e la sinossi di un altro suo lavoro scritto insieme alla sua amica Barbara. Per avere maggiori dettagli sul libro che vi propongo oggi, visitate il sito www.ilcielointesta.com


Sinossi
Cosa succede quando sei vicina ai quarant’anni e t’accorgi che la tua vita ti sta stretta? Giulia ha un lavoro di successo, un matrimonio finito alle spalle e un nuovo fidanzato con la sindrome di Peter Pan: sulla carta una bella vita, ma nel profondo qualcosa non va e, ad un certo punto, la donna si ritrova a dover fare i conti con le sue scelte. Ma che cosa cambiare? E soprattutto, come? Giulia cerca di rispondere a queste domande,  insieme alle amiche  Sandra e Anna,  anche loro alle prese con la voglia di ricominciare e la paura di affrontare il cambiamento. Le tre donne si confrontano e si sostengono a vicenda, alternando saggi consigli all’autoironia: condivideranno così un viaggio che le porterà a riscoprire i loro grandi sogni.

Il perché di questo libro
Come abbiamo il potere di creare ansie e malesseri nella nostra testa, così abbiamo il potere di liberarcene.  Una vita di paura o tristezza o stress, non è la normalità. La normalità è avere energia, essere in pace con se stessi, amarsi, ridere, ballare ed essere felici. 
Solo che spesso non lo sappiamo. Pensiamo che avere problemi sia normale. Con questo non dico che le cose brutte non accadano,  ma abbiamo dentro di noi sempre la forza di affrontarle, a patto che non trasformiamo queste situazioni esterne in una forma di odio per noi stessi.  Noi siamo ciò che siamo, non siamo perfetti e facciamo errori ma abbiamo il potere di cambiare il nostro modo di vedere il mondo. Ci vuole pazienza. È un lavoro a volte lungo di cambiamento delle pessime abitudini, dei pensieri ricorrenti e automatici che formuliamo. A volte dobbiamo fermarci, a volte dobbiamo agire e andare avanti. Ma la cosa più importante è avere la fede. Fede in noi stessi. Sapere che possiamo farcela.
La vita è fatta di alti e bassi, momenti di serenità e non, ma rileggendo questo libro nei momenti bui, forse mi ricorderò se e come sono riuscita a mantenere uno stato di benessere. E magari, quando sarò di nuovo in profonda crisi, mi ricorderò che le crisi passano, che ci servono per farci crescere, per farci diventare persone migliori. E se è vero che lo scopo della nostra vita è il viaggio e non la meta, avremo condiviso un pezzettino di viaggio, per sentirci più vicini, più simili e magari più forti. 

I personaggi
Giulia lavora per una multinazionale cosmetica con tutto ciò che ne consegue: eventi glamour, modelle, fotografi e viaggi di lavoro in hotel fantastici. Sandra è una donna elegante e di classe, diventata una brillante manager di un’importante azienda che produce cioccolato. Anna ha da tre anni un proprio centro di terapie complementari ed è una coach affermata. Sono tutte e tre consapevoli della loro fortuna e si godono i piccoli e frivoli piaceri della vita, ma tutto ciò non può bastare per sentirsi felici e appagate completamente.  Ci vuole un equilibrio interiore, un ritorno alle cose importanti e, per ottenere tutto ciò, si ritroveranno a dover fare delle scelte.

Intervista
1) Ciao Claudia, benvenuta nel blog "Sussurri di parole". Raccontaci di te e della tua attività di scrittrice.
- Ciao Antonella, grazie mille di avermi accolto nel tuo spazio. Da tanti anni sono communication manager di grossi gruppi multinazionali e la scrittura fa parte della mia vita praticamente da sempre. Qualche anno fa, su consiglio della mia coach,  ho cominciato ad usare la scrittura anche per me stessa, come strumento di riflessione e sfogo e questo ha molto cambiato il mio rapporto con essa. Si è creata come una sorta di magia nelle parole che scorrevano sui quaderni.  Poi un giorno quasi per gioco io e Barbara abbiamo deciso di aprire il blog www.bcartdevivre.com e da lì un susseguirsi di scritti ed eventi ci hanno portato fin qui. 

2) Insieme a Barbara hai editato “B&C Art de vivre”. Com’è stato scrivere un lavoro a quattro mani? Aspetti positivi e negativi.
- È stato un esperimento nato in realtà dalle nostre conversazioni;  lei viveva in quel momento la sua prima gravidanza e io avevo una gran voglia di cambiare vita. Abbiamo messo in quel libro tutta la creatività e l’entusiasmo che potevamo ed è nato in modo molto naturale.  Scrivere a quattro mani non è semplice ma nel nostro caso ci siamo divertite moltissimo e siamo arrivate alla fine senza quasi rendercene conto. E poi è stata una bellissima palestra per darci una direzione e affinare la tecnica. 

3) Di recente è disponibile “Il cielo in testa – per non smettere di sognare” in formato ebook, un libro che parla di cambiamento, della ricerca di nuovi equilibri di tre donne molto diverse ma molto legate fra loro. Da dove nasce l’ispirazione del tuo libro e quale messaggio vorresti infondere nei lettori?
- Il Cielo in testa è il primo libro che scrivo da sola e l’ispirazione  è arrivata da quello che ho vissuto nell’avvicinarmi ai quarant’anni e a quello che hanno affrontato alcune amiche coetanee.  Le donne di  cui parlo infatti sono tutte sulla quarantina, la maggior parte di loro non ha figli e ha dedicato gran parte della propria vita alla carriera. Hanno delle crisi, dei rimpianti e molti dubbi, ma si sostengono per ricominciare e guardare avanti. Nel libro parlo di molte tecniche che aiutano a prendersi cura di sé e che insegnano a ripartire da se stesse per impostarsi una vita più soddisfacente e adatta a ciò che si è davvero. La nostra generazione è cresciuta con molti schemi assodati: lavoro sodo, carriera, matrimonio, figli, mutuo. Oggi questi schemi non sono più validi, i tempi sono cambiati e sempre più persone hanno l’esigenza di smettere di correre dietro a falsi miti e di crearsi una vita vera, soddisfacente e appagante. E questo è stato l’obiettivo del libro. Racconto di come queste donne hanno ritrovato i loro sogni e si sono date da fare per realizzarli. 

4) C’è qualcosa di autobiografico? Chi rappresentano le tre protagoniste?
- Anche se ho inventato e romanzato i fatti, le riflessioni e gli spunti sono stati presi dalla mia vita e dalla vita di alcune carissime amiche. 

5) Questo è il tuo secondo ebook autopubblicato, il primo da sola. Ti senti più una scrittrice indipendente o, come altri autori, usufruisci del web per richiamare l’attenzione di una casa editrice?
- In verità sono alla ricerca di un editore e uso l’autopubblicazione più che altro per condividere il libro. Tenerlo archiviato nel mio pc mi metterebbe tristezza! Recentemente lo sto presentando ad alcune case editrici e chissà, sarebbe bello vederlo un giorno in libreria. 

6) Chi è Claudia quando non scrive?
- Una donna come tante, forte quando necessario ma dolce con le persone che ama. Con le sue gioie e le sue paure e che ha imparato cosa vuol dire sognare. 

7) Cosa vedi nel tuo futuro e a cosa, invece, aspiri?
- La mia più grande aspirazione è trovare l’armonia, la pace interiore di cui tanto si parla. Alzarmi la mattina ed essere felice di ciò che sono, sentire la vita che mi scorre nelle vene e non avere più paura di essere davvero me stessa. Tutto il resto arriva di conseguenza.  

Grazie Claudia di essere stata con noi, ricordiamo ai lettori dove possono seguirti.
- Trovate tutti i dettagli del libro su www.ilcielointesta.com oppure sul blog www.bcartdevivre.com. Mandatemi opinioni o commenti mi raccomando! Grazie Antonella per il tempo e l’attenzione che mi hai dedicato.

Biografia dell'autrice
Claudia C., classe 1972, laurea in Scienze Politiche e da diversi anni Communication Manager per un’azienda multinazionale.
Nel corso degli anni si specializza nella comunicazione in tutte le sue accezioni, dal posizionamento di un Brand sul mercato fino alla comunicazione interpersonale in contesti interculturali.  Con l’arrivo della crisi rimette in discussione la sua professionalità, iniziando un percorso personale che la porta a sperimentare nuovi approcci a se stessa e alla sua professione. 
Nel 2011, con una sua amica, crea il blog www.bcartdevivre.com e scrivono insieme il loro primo libro “B & C Art de Vivre. Colleghe, amiche. Donne”. Grazie a questi progetti, riscopre una vera passione per la scrittura e si cimenta nella stesura di questo secondo libro, frutto delle riflessioni degli ultimi anni. 
Oggi sta lavorando al terzo libro e collabora con altri blogger, trattando argomenti collegati alla comunicazione e allo sviluppo personale attraverso il superamento degli schemi mentali. Sul sito www.ilcielointesta.com  ulteriori dettagli e curiosità sull’opera. 
Ed ecco la sinossi del libro scritto a quattro mani con la sua cara amica e collega Barbara che recensirò prossimamente.



Sinossi "B&C Art de vivre" di Barbara e Claudia.
Barbara e Claudia sono colleghe da anni, ma solo dopo una trasferta di lavoro scoprono di avere molte cose in comune: creative, sognatrici ed ambiziose, nonostante i dieci anni di differenza, stabiliscono un forte legame che le spinge a trovare nuovi canali per esprimere al meglio la loro voglia di vivere. Da qui nasce, quasi per gioco, il loro blog, B&C art de vivre, uno sguardo positivo sul mondo e sulla vita.
Dopo il divorzio Claudia è alla ricerca di un nuovo equilibrio, mentre Barbara insegue il sogno di un figlio. Insieme, si confrontano quotidianamente con i rispettivi partner, che sono troppo giovani o codardi per impegnarsi, e ogni giorno lottano per affermarsi in una realtà aziendale stereotipata e maschilista.
Per maggiori dettagli sono disponibili alcuni estratti dell’e-book sul  blog: http://bcartdevivre.com/il-libro

domenica 17 febbraio 2013

Recensione "Mancarsi" di Diego De Silva

Buongiorno e buon inizio di settimana cari amici blogger. Stamattina vi suggerisco "Mancarsi" di Diego De Silva (ed. Einaudi) una lettura veloce che vi ruba un paio d'ore buone ma che vi lascia, dopo, uno stimolo alla riflessione sui meccanismi dell'amore. Come sempre, oltre alla recensione, vi lascio la sinossi e un cenno alla biografia dell'autore. Buona lettura.


 Valutazione

Sinossi
Diego De Silva fa un passo a lato, si allontana dalle irresistibili vicende di Vincenzo Malinconico e ci regala una semplice storia d'amore. Semplice per modo di dire, perché la scommessa è tutta qui: nel nascondere la profondità in superficie, nel tratteggiare desideri e dolori, speranze e rovine, con poche parole essenziali, dritte e soprattutto vere. Così De Silva prende i suoi due personaggi e li osserva con pazienza, li pedina, chiedendoci di seguirlo - e di seguirli - senza fare domande. Irene vuole essere felice, e quando il suo matrimonio inizia a zoppicare se ne va. Nicola è solo, confusamente addolorato dalla morte di una donna che aveva smesso di amare da tempo. Se le vite di Nicola e Irene non s'incontrano fino alla fine, le loro teste invece s'incontrano nelle pagine di questo libro: i pensieri, le derive, il sentire si richiamano di continuo, sono ponti gettati verso il nulla o verso l'altro. Forse, verso l'attimo imprevisto in cui la felicità finalmente abbocca.

Recensione
Ognuno di noi quando si innamora scatta un'immagine dell'altro che mantiene fervida ogni volta che dubitiamo del nostro rapporto. Appena pensiamo che vacilli, ecco che torna quell'immagine spensierata che rievoca ciò che ci ha colpito di quella persona. Da parte nostra invece abbiamo bisogno di certezze, di sapere che il partner ci ama non per una nostra qualità bensì per caratteristiche che ci distinguono dalla massa sicché appartengono solo a noi.
Irene, la protagonista femminile del libro ha tenuto solida la sua diapositiva fino a quando ha compreso che il suo matrimonio era terminato.
Dall'altra parte, c'è Nicola un uomo che vive un matrimonio senza dialogo né interesse reciproco. Le sensazioni, le paure, le oppressioni sono omesse invece di urlarle in faccia. Nonostante l'ami profondamente, alla morte di sua moglie Nicola si riprende il suo mondo, la sua vita, il suo sorriso che aveva confinato alla sola presenza della consorte. Molti innamorati limitano la loro esistenza a quella persona che diventa ossigeno senza cui sarebbe impossibile respirare. Non ci si spinge verso l'esterno seppur lo si mira di nascosto con il magone che strugge nel ricordo dei divertimenti abbandonati per il timore di offendere l'altro. Il messaggio dell'autore a quanti vivono una situazione simile è che non occorre arrivare al divorzio o, nel peggiore dei casi, al lutto per ritrovare se stessi, la chiave è non trascurare i nostri bisogni temendo di ferire l'altro e bisogna tenerlo presente per tutta la durata di un rapporto, per mantenerlo saldo ed evitare fratture difficili da arginare benché ci si sforzi a capire l'errore e a non ripeterlo.
Nicola, nonostante il dolore per la perdita della moglie, decide di sorridere e di riafferrare la vita che aveva abbandonato dopo le nozze. Ma perché giungere alla fine di un traguardo per ritrovare la serenità, il piacere di un'uscita con gli amici o una chiacchierata innocente senza sentirsi in colpa? Siamo capaci di mantenere stabile il dialogo pur asserendo argomenti che l'altro vorrebbe glissare con un sorriso o una battuta infelice? Riusciamo a stabilire con certezza il concetto di felicità con una data persona o ci definiamo felici solo perché suona bene e mentiamo a noi stessi? Diego de Silva ci fa riflettere su queste ed altre domande.
Lo stile ironico permette il compiacimento immediato dei personaggi. Ci piacciono subito Irene e Nicola così imperfetti e così restii nel mostrare il loro pensiero, quelli veri, quelli celati dietro ai silenzi, alla parvenza di perfezione che tutto sta andando alla meraviglia con dentro una rabbia che morde e consuma. I due ragazzi incarnano l'arrendevolezza ad un rapporto statico che non soddisfa più al quale non si sentono di appartenere a cui però restano aggrappati con le unghie. Irene è la più forte perché saprà riprendersi il cammino non appena la molla scatta invece Nicola attende l'assenza della moglie per capire quanto tempo aveva a disposizione, tempo di cui ha goduto poco o nulla. Entrambi sanno cosa vogliono da una relazione e possiedono i medesimi canoni, sarebbero perfetti se solo si incontrassero e se ciò dovesse accadere, siamo sicuri che sarebbero felici insieme? La felicità è volere le stesse cose o essere se stessi con chi sa apprezzarlo? Rifletteteci.

Biografia dell'autore

Diego De Silva ha pubblicato presso Einaudi i romanzi La donna di scorta (2001), Certi bambini (2001, premio selezione Campiello), Voglio guardare (2002), Da un'altra carne (2004), Non avevo capito niente (2007, Premio Napoli; finalista premio Strega), Mia suocera beve (2010), Sono contrario alle emozioni (2011), Mancarsi (2013)
Da Certi bambini è stato tratto nel 2004 il film omonimo diretto dai fratelli Andrea e Antonio Frazzi, vincitore di numerosi premi nazionali e internazionali, fra cui l’Oscar europeo e due David di Donatello.
Scrive anche per il cinema e collabora al quotidiano Il Mattino. I suoi libri sono tradotti in Inghilterra, Francia, Spagna, Germania, Olanda, Portogallo, Grecia, Israele, USA.

Recensione "Sinnerman" di Sonia Paolini

Buona domenica amici, oggi ho un compito difficile ossia raccontarvi di un libro meraviglioso attraverso le parole e, credetemi, per questo romanzo le parole non bastano. Avete già avuto modo di conoscerlo nei miei suggerimenti di lettura in cui ho inserito anche la biografia dell'autrice.
La recensione stava divenendo una composizione infinita e mi sono dovuta frenare altrimenti avreste fatto prima a leggere il libro ;) La storia è amplia, con numerosi colpi di scena che non posso rivelarvi. Di seguito trovate la mia opinione ma avrete già capito che mi è piaciuto tanto da assegnargli ben 4 sussurri! Scaricatelo dai link che vi lascio perché il prezzo è talmente basso che l'autrice lo regala. Purtroppo al momento si trova esclusivamente in formato ebook ma se la casa editrice lo renderà cartaceo, io mi prenoto una copia perché merita di stare nella libreria del mio studio insieme agli altri capolavori di letteratura. Nel caso in cui tra voi vi fosse un regista o sceneggiatore cinematografico, vi suggerisco di tenerlo in considerazione per un film.
Ora basta chiacchiere, vi lascio alla recensione.

Link d'acquisto
amazon
rizzoli
drops edizioni
lafeltrinelli
mondadori


Valutazione

Recensione
La storia ha inizio con la protagonista, Sophie, 14enne figlia di una donna olandese che muore quando la bimba ha solo 3 anni. Suo padre si risposa con un'altra donna, Angie da cui nascono 3 figli maschi. L'uomo però dopo poco perde la vita in un incidente sul lavoro e Sophie cresce con Angie e i fratellastri tutti scuri, in contrasto alla sua pelle chiara tipica degli olandesi. Adora disegnare e il suo migliore ed unico amico è Marc di 17 anni che già fantastica di averla come sposa.
È il 1929 in una Louisiana colpita dalla grande depressione di quegli anni in cui le persone coltivavano il piccolo appezzamento di terreno che possedevano come meglio potevano, considerata la condizione climatica avversa.
All'arrivo di Eric Foster (Sinnerman il peccatore), un uomo molto ricco, il suo piccolo mondo viene invaso da un sentimento nuovo, che per la giovane resterà a lungo un mistero non riuscendo a comprenderne la reale natura.
Eric vuole portarla ad Atlanta sicché innamoratosi al primo istante; il ragazzo si trova in Louisiana per affari nel tentativo di estendere l'impero che già suo padre aveva conquistato. Approfittando delle condizioni disagiate di quegli abitanti, Eric decide di utilizzare quei territori come zone d'appoggio. Compra, dunque, quei terreni lasciando che i vecchi proprietari continuino a viverci.
Innamoratosi di Sophie, Eric propone ad Angie tre volte il prezzo del valore effettivo del suo campo e di sposare la giovane e portarla con sé ad Atlanta dove avrebbe potuto riprendere gli studi abbandonati per il disagio economico.
Angie accetta la proposta contro il volere della giovane Sophie che si rifugia dall'amico Marc il quale si rammarica di non poterla nascondere sicché da lui l'avrebbero trovata subito. Così decide di fuggire. Ben presto Phil, amico e collaboratore di Eric, la trova convincendola ad andare ad Atlanta. Sophie non si capacita di essere stata venduta al miglior offerente ma li segue a testa bassa senza reagire.
Giunta nella tenuta del suo padrone - così lo chiama - si scontra con una realtà diversa, una schiera di servitù al suo servizio che la guardano facendola sentire piccola. Phil li addestra subito a trattarla con rispetto essendo la nuova signora. In Sophie resta il desiderio ardente di fuggire lontano e rifiuta il cibo per due giorni arrivando a svenire. Con l'arrivo di Cristine, la fidanzata di Eric, le cose peggiorano. La donna, come tutti gli altri del resto, non si capacita che Eric si sia innamorato di una bambina, un amore che gli fa completamente perdere il senno. Infatti Eric annulla ogni intenzione di unirsi in matrimonio con la perfetta Cristine e si mostra scontroso con tutti anche con Phil sicché terrorizzato al pensiero di perderla, assumendo un atteggiamento arrogante.
Sophie comincia a provare sensazioni ambigue di fascino - per il luogo in cui si trova e le lusinghe di Mr. Foster - misto a disgusto per il modo in cui era stata strappata da New Orleans. Fragile di natura decide di togliersi la vita ma viene prontamente salvata; prova dunque a fuggire ma Phil la ritrova. Sophie capisce di essere in gabbia non può tornare a casa in alcun modo né liberarsi dell'opprimente presenza di Eric. Costretta ad un matrimonio che non desiderava presto Sophie comprende di non avere scampo e con il volto rigato dalle lacrime, accetta il suo futuro.
Riuscirà Eric a farle capire cosa prova o si sentirà sempre il suo padrone e lei la schiava? Troverà il modo di rinfoderare i suoi modi pungenti e trattarla con rispetto? Un viaggio quello di Sophie da adolescente priva di ogni esperienza a donna matura, circondata dallo sfarzo, ma riuscirà ad abituarsi o le sue origini la tradiranno? Non posso svelare nulla, dovete leggerlo e mi auguro lo facciate perché saranno ore spese bene nella più calda tranquillità, gustando una lettura piacevolmente romantica raccontata da un'autrice il cui stile ricorda molto quello delle scrittrici più famose dell'ottocento, uno stile intenso ricco di dialoghi accattivanti e privo di quisquilie che ricorrono abbondantemente nella maggior parte dei romanzi d'amore odierni che rendono la storia scontata. Sono tanti gli eventi che vi sorprenderanno a prendere le parti prima di uno e poi dell'altro coniuge. Un matrimonio affrontato anno dopo anno in una carrellata di difficoltà che la vita offre. Il tutto romanzato fino a modificare una storia, in cui molte donne possono rispecchiarsi, in una favola di altri tempi.
Sonia Paolini possiede uno stile narrativo delicato. La voce parlante esterna al racconto descrive ogni momento e sensazione, ogni ambiente e circostanza con cura nei dettagli senza divenire prolissa o monocorde. Mi ha davvero colpito perché lo schema che segue facilita l'immedesimazione nella storia. Un tocco speciale quello di Sonia capace di travolgerti all'interno del libro come spettatrice principale degli eventi. Ciò che mi ha sorpreso, essendo alla sua prima opera, è stata la bravura nell'affrontare un tema ricorrente nei romanzi storici d'amore, ossia la costrizione di una fanciulla a dover abbandonare la sua vita e seguire un uomo contro la propria volontà ma, a differenza di molti altri lavori letterari, la sensibilità di Sonia ha reso chiare le sensazioni che molte volte sono state espresse in maniera superficiale. Ciò permette la compenetrazione totale e la trasposizione del fantastico in realtà. Una storia immaginaria che diviene reale per la verosimiglianza dell'ambientazione e dei personaggi sullo sfondo di un momento storico arduo ma soprattutto la rappresentazione della complessità dell'animo umano in tutte le sue sfumature e cambi repentini di sussulti e scelte di vita.
Unico appunto che mi rincresce ma doveroso - altrimenti non avrebbe senso aprire un blog di recensioni vere - la casa editrice non ha mostrato interesse nell'editing poiché i piccoli refusi, che capitano anche ai migliori scrittori, non sono stati rivisti, al momento. Ciò non ne disturba affatto la lettura però mi domando dove sta il lavoro di una casa editrice se pubblica un libro senza rivederlo... Questo è un messaggio per tutti gli aspiranti scrittori il cui talento non viene messo in discussione, come nel caso della Paolini, ma sovviene la questione del perché affidarsi ad un'editoria distratta piuttosto di una che, seppur piccola, lavora con estremo rigore.
Se lo ritenete opportuno, commentate.
(PS: lo so devo ridurre la lunghezza delle recensioni ma è più forte di me! Sorry!!!)

venerdì 15 febbraio 2013

"Stryx il marchio della strega" di Connie Furnari

'giorno mondo bloggers, oggi è sabato molti non sono andati a scuola, le università son chiuse ma altri sono a lavoro... Almeno per me il lavoro c'è sempre (sabato e domenica inclusi, essendo traduttrice e autrice).
Dunque, per tutti voi amici vi segnalo con piacere questo urban fantasy di Connie Furnari che sta riscuotendo un grande successo e che catturerà la vostra attenzione.
Come sempre vi propongo alcune notizie sul libro e sull'autrice, in più la stessa Connie ha rilasciato al blog un'interessante intervista per conoscere meglio sia lei che la sua opera. Kiss kiss!


Sinossi
Dopo aver vissuto in Inghilterra, Sarah, una potente strega, torna a Salem decisa a ricominciare una nuova vita senza la magia. Inaspettatamente, giunge la sorella minore: Susan, strega intrigante e perversa che ha scelto di passare al lato oscuro per la sete di potere, determinata a sconvolgere l’esistenza di Sarah e degli ignari studenti del liceo di Salem. 
La vita scolastica si rivela fin da subito molto più dura del previsto. L’unico apparentemente interessato a conoscerla è un giovane dai grandi occhi grigio azzurro: Scott. Il solo ad essere in grado di risvegliare in lei antichi sentimenti che credeva ormai essere assopiti. 
Ma Salem ben presto comincerà ad essere sconvolta da numerosi delitti inspiegabili, il cui unico filo conduttore sarà un marchio a forma di ‘S’ posto sulle vittime. Le strade della cittadina diventano pericolose trappole mortali, e a Sarah non resterà altro che affrontare il suo oscuro passato per poter salvare le altre giovani streghe e se stessa.

Commento dell’autrice
Ho iniziato la stesura di Stryx con l’intento di mescolare il folklore alla Wicca moderna, chiedendomi cosa sarebbe accaduto se una vera strega, vissuta al tempo dei puritani, fosse costretta a vivere nella nostra epoca. Nel mio romanzo ho cercato di sottolineare elementi tipici ai quali sono particolarmente affezionata: il copricapo a punta, gli incantesimi, i corvi, i gatti neri, e soprattutto le scope volanti. 
Le ragazze della Congrega delle Streghe sono tipiche adolescenti che soffrono per amore, studiano per i compiti in classe e hanno paura di essere scoperte da tutti quelli che rifiutano di accettare il potere in una ragazza; la particolarità che i Cacciatori di Streghe siano solo ragazzi, evidenzia in Stryx l’eterna lotta tra sessi che dura tutt’oggi e fa di Salem un campo di battaglia, velato da atmosfere crepuscolari.
Tutta la storia è impregnata di metafore sull’emancipazione della donna ma anche se si presenta come una storia prettamente femminista, non mancano le lotte a colpi di kick boxing e scene d’azione piuttosto movimentate e cruente. 
Da grande fan di Harry Potter non ho potuto fare a meno che disseminare diversi omaggi a J.K. Rowling, ma il libro dal quale ho attinto di più è stato La Lettera Scarlatta di Nathaniel Hawthorne, soprattutto per le scene ambientate a Salem nel 1685.
Sarah e Susan Sawyer, le due streghe protagoniste, rappresentano due criteri opposti con cui il gentil sesso usa il “potere”. Il messaggio finale del libro è che tutte le donne lo posseggono, ma la differenza consiste appunto nel modo in cui si decide di usarlo. Stare dalla parte del Bene o del Male delineerà il tipo di persona che si diventerà “da grande”.


Intervista
1) Ciao Connie benvenuta nel blog. Prima di parlare del tuo libro, raccontaci di te.
- Ciao, e grazie per questo spazio! Sono una persona che ama moltissimo leggere e scrivere. Adoro il cinema, il disegno e lo stile gotico, mi diletto a dipingere e a disegnare.

2) Come lettrice e come autrice quanto ti appassiona il genere fantasy e perché proprio questo genere letterario e non un altro? 
- Il genere fantasy è il mio preferito perché rappresenta mondi infiniti, non esiste un limite all'immaginazione!

3) Da dove deriva l'interesse per le streghe?
- Sono sempre stata appassionata di magia e soprannaturale (e mi sento anche un po' "streghetta"), ovvio quindi che abbia deciso di scrivere un libro su delle "vere" streghe, con tanto di calderone, gatti neri e scope volanti.

4) Qual è il messaggio che vuoi dare ai lettori e quali problemi sociali hai affrontato?
- Stryx ha molti messaggi nascosti: l'emancipazione della donna, il girl power, le differenze tra ragazzi e ragazze... Per questo punto, vi rimando al "commento dell'autrice".

5) Ho letto alcune recensioni sul web e mi complimento sicché tutte positive. Quanto ti soddisfa l'apprezzamento che stai ricevendo e cosa ti aspetti dal tuo pubblico?
- Sono molto felice del successo che ha avuto Stryx! Ho iniziato a scriverlo senza pretese quasi, volevo soltanto creare una favola moderna, che piacesse ai lettori, una storia piacevole e scorrevole, che parlasse di "veri" adolescenti. Negli urban fantasy di solito i personaggi sono troppo perfetti per essere credibili!

6) Pensi di regalarci a breve un'altra opera o ti concentri su questa al momento? 
- Tra breve saranno pubblicati alcuni miei romanzi brevi in ebook, per quanto riguarda le opere più "voluminose" ho scritto un paranormal romance gotico, sugli angeli dannati, ambientato a Londra durante l'epoca vittoriana (epoca che amo moltissimo), un romanzo horror che mi auguro piacerà moltissimo agli amanti del genere!

Grazie Connie di essere stata qui con noi, saluta i lettori di Sussurri di parole.
- Grazie, è stato un onore essere qui, chiunque volesse sapere qualcosa in più riguardo al mio mondo e le mie opere può raggiungermi nel mio blog ufficiale www.conniefurnari.blogspot.it Ci sono stralci delle mie opere, contest, recensioni di esordienti, affiliazioni, pubblicità, scrittura creativa, case editrici e molto altro!


Biografia
Connie Furnari nasce a Catania, il 6 Dicembre del 1976, sotto il segno del Sagittario. Rivela fin da piccola la sua passione per i libri, cominciando a inventare storie non appena impara a scrivere.
Si laurea in Lettere, con una tesi di psicanalisi freudiana sul “racconto perturbante”: un’analisi su come il fantastico interagisca nella vita reale, in modo diverso da persona a persona, fin dalle fiabe, analizzando le tipiche storie dell’infanzia, da Andersen a Hoffmann. 
Durante gli anni universitari, a Catania scrive per il giornale "Il Millantastorie": articoli vari e romanzi brevi, tra cui un racconto giallo dal titolo "Il volto celato", e le poesie "Innocente" e "Aspetto".
Nel 1995 vince il “Premio Superga” a Torino con "Il magico viaggio di Chris", una fiaba che narra le fantasiose avventure di un giovanissimo scrittore, e con le poesie: "Piove", "La strada" e "Giorno dopo giorno". Sempre nello stesso anno, a Brescia, viene premiata per altre poesie della stessa raccolta, ricevendo un encomio per la narrativa. 
Nel 2011 esce il suo primo romanzo, “Stryx Il Marchio della Strega”: un urban fantasy young adult, edito da Edizioni della Sera, che riceve parecchie recensioni positive e un’accoglienza calorosa da parte degli amanti del genere. Per lo stile narrativo e per la storia intrisa di romanticismo, sarcasmo e combattimenti di kick-boxing, il romanzo viene più volte paragonato dai blogger al telefilm “Buffy l’ammazzavampiri”: è la storia di due sorelle streghe dai caratteri agli antipodi, la dolce Sarah e la turbolenta Susan, che ritornano a Salem dopo essere state bruciate al rogo trecento anni prima, sulle quali pesa una potente maledizione, costrette a imbattersi ancora nei Cacciatori.
Pubblica la fiaba metaforica “Lo spettacolo deve continuare” nell’antologia “Da Piccoli” di Montegrappa Edizioni, una denuncia verso la morte prematura dei bambini. Sempre dello stesso anno è il racconto drammatico “La scelta di Hellen” nell’antologia “L’amore delle donne” di Montag Edizioni, la dura scelta di una ragazza madre.
Continua a pubblicare: la fiaba horror “La bambola di porcellana” per l’antologia “Incubi”, edita dalla GDS Edizioni, una storia che analizza il rapporto competitivo madre-figlia con un finale inaspettato e cruento.
Pubblica il racconto “I delitti del gatto nero” per l’antologia dedicata a Edgar Allan Poe, presso La Tela Nera: la storia è un sequel del famoso racconto di Poe e svela retroscena inaspettati.
Nel 2012 inizia a preferire una narrazione molto più gotica e viscerale: un esempio è la rivisitazione dark della fiaba “Raperonzolo” nell’antologia “Fiabe Proibite” per Domino Edizioni e il racconto horror vittoriano “L’innocenza del sangue” nell’antologia “Storie fantastiche” della collana “I libri di Carmilla”; quest’ultimo, è la toccante storia di Victoria, una terribile e incontrollabile bambina vampiro nella Londra di fine ‘800.
Nel 2013 continua a pubblicare storie, tra cui “Moonlight”: un paranormal romance sui licantropi ispirato a “Romeo e Giulietta”, incluso nelle Short Stories della Scudo Edizioni.
Collaboratrice del web magazine “Fantasy Planet” aderisce a numerosi siti letterari.
Da sempre appassionata di scrittura e di cinema, vive tra centinaia di libri e dvd; adora leggere, disegnare fumetti manga, e dipingere quadri a olio mentre ascolta musica classica. Scrive fiabe per bambini; fantasy, urban fantasy e paranormal romance per giovani adulti.
Il blog ufficiale www.conniefurnari.blogspot.it offre stralci delle sue opere, contest letterari, affiliazioni e promozioni di opere inedite ed editori, una sezione dedicata agli scrittori esordienti e alle case editrici, servizi di editing e molto altro.

"Il coraggio di Fax" di Stella Ada Rossetti

Buon pomeriggio cari bloggers. Oggi affronto un tema delicato e vorrei che partecipaste a quest'iniziativa come potete, condividendo sul vostro blog oppure su facebook ma, soprattutto, leggendo il racconto che vi presento, "Il coraggio di Fax" di Stella Ada Rossetti presente sul suo blog a questo link e in versione cartacea rilegato a mano dalla stessa autrice al costo di 7 euro, il cui ricavato è donato a canili ed associazioni. Con la prima colletta, infatti, è riuscita ad acquistare del cibo per il canile di Santa Maria Capua Vetere.
Mi raccomando, aiutate questa scrittrice altruista che si impegna in prima persona scrivendo e diffondendo il suo messaggio importante. Volete saperne di più? Leggete la mia recensione.


Valutazione

Recensione
“Il coraggio di Fax” è un racconto particolare. Tutta la narrazione segue il pensiero di Fax, un dolce cagnolino di 5 anni (o meglio 29) che ci racconta cosa significhi entrare a far parte di una famiglia. Una famiglia da cui lui scapperebbe se non fosse per la dolce Leila, la figlia della coppia che crudelmente lo costringe a combattere. Fax vorrebbe ribellarsi di fronte a quei maltrattamenti, agli allenamenti estenuanti e alla mancanza di coccole. Per fortuna che Leila con la sua amicizia lo ripaga di tutti i sacrifici ma basterà l’amore di una piccina a riempire il cuore infranto di Fax? Certo che basterà fin quando non decideranno di abbandonarlo brutalmente in strada. Forse è un bene per Fax essere allontanato da quella gente, un uomo crudele e una donna che lui teme tanto da non riuscire ad appisolarsi senza la certezza che Natalie stia dormendo. È terribile avere paura di qualcuno e non riuscire a rilassarsi, convivendo sul chi va la continuamente. Ma cosa accadrà al povero protagonista? Lo scoprirete solo leggendo.
Sono poche pagine ma rappresentative di una tematica importante e sempre attuale sia per chi possiede un animale domestico sia per quanti abbiano bisogno di approfondire quest’aspetto.
Stella Ada Rossetti possiede una sensibilità delicata e non potrebbe essere altrimenti considerata la sua attenzione per i cani difatti, attraverso il gruppo “Il coraggio di Fax” Stella si prodiga per dare voce a tutti quei cani che vorrebbero spiegare i loro sentimenti ma che la nostra indifferenza ci fa ignorare.
Molti alla vista di un cagnolino cominciano ad accarezzarlo usandolo come fosse un giocattolo che, dopo qualche minuto, diventa vecchio e corriamo verso nuovi stimoli. Ma un cane è dotato di animo, di sensibilità, una delicatezza che io conosco bene ed è per questo motivo che vorrei aggiungere la mia opinione in merito. Chi desidera un cane, così come ogni altro animale, deve assicurarsi di avere il tempo necessario a soddisfare le sue esigenze. Ha bisogno di giocare, di affetto, di presenza costante. Non basta dargli qualche grammo di pappa; un cane necessita di attenzioni, soprattutto i cuccioli che si vedono smarriti in una nuova casa con persone di cui non sanno se fidarsi o meno.
Quando guardiamo un cane e pensiamo “Quanto è dolce… che begli occhioni” beh soffermiamoci a pensare che quella dolcezza e quella profondità di sguardo sono dovuti alla bellezza e purezza di spirito di questi animali che ci donano un affetto smisurato e non pretendono nulla in cambio; se gli va bene, una coccola al giorno. Loro ci sono sempre, ti saltano addosso appena entri in casa, ti vengono a cercare se non ti trovano e si accoccolano accanto a te in silenzio mentre piangi. Il cane è davvero il migliore amico dell’uomo perché per te ha sempre tempo, nulla è più importante di te, per lui, ma per noi vale lo stesso?
Su questa domanda vi lascio riflettere. Per qualsiasi confronto io e Stella siamo qui.
Kiss, kiss.

Biografia dell’autrice
Stella Ada Rossetti nasce a Santa Maria Capua Vetere il 14/08/1990.
Amante del disegno decide di iscriversi a Grafica Pubblicitaria dove si diplomerà nel 2010.
Appassionata della scrittura a sedici anni comincia a scrivere un romanzo chiamato “Il quaderno dei ricordi.”
Per amore della scrittura e letteratura fonda nel marzo 2012 "Stella Magazine", una rivista mensile gratuita online. Diversi collaboratori si sono uniti a lei e insieme tirano avanti questo progetto con la speranza che possa presto divenire qualcosa di più.
Scrive nel 2012 "Il coraggio di Fax" per l’amore incondizionato che prova verso gli animali.
Il suo intento è, infatti, di donare la maggior parte dei proventi che riceverà con questo breve testo a associazioni e canili che lottano ogni giorno per far sì che tutti gli animali abbiano una casa.

giovedì 14 febbraio 2013

"Il Figlio Ribelle" di Cristina Zavettieri


Ehi mondo blog, come va?
Molti di voi già conoscono questa ragazza davvero promettente. Per chi non avesse avuto ancora modo di spulciare all'interno del suo blog e leggere in anteprima alcuni capitoli, ora ha l'occasione. A fine pagina trovate il link dove potrete soddisfare la vostra curiosità. Prossimamente approfondiremo con Cristina sia il romanzo stesso sia il suo mondo e la sua carriera di autrice attraverso una splendida intervista.
Quindi tenetela d'occhio e continuate a seguirmi ;)




Scheda del libro
Titolo: Il figlio ribelle
Autore: Cristina Zavettieri
Genere: Romance Adult
Numero pagine: 300 circa.

Sinossi
Nel Regno delle Due Sicilie di Ferdinando I di Borbone, si racconta di Federico Dalla Croce e della bella che rapì il suo cuore, Bianca Di Albano.
Tra segreti, guerre e balli in maschera, l’amore che voleva essere consumato e doveva essere ascoltato.
Una storia avvolgente e sensuale tra un anticonformista e ribelle baronetto e una dolce quanto pericolosa donzella in una Napoli vivace e tumultuosa.

Biografia 
Cristina Zavettieri è una giovane donna nata nell'estremo Sud della Calabria. Amante della scrittura e della lettura da sempre, ma anche del disegno e dell’arte, tant’è vero che sin da bambina, quando ancora
non sapeva scrivere, accompagnava le sue storie ai disegni acerbi dei suoi personaggi.
Sul mondo del web è conosciuta per aver scritto diversi anni all'interno della piattaforma di EFP (sito italiano di fanfiction e storie originali).
"Il Figlio Ribelle" è il suo primo romanzo, forse il più conosciuto perché di anteriore pubblicazione, presentata con cadenza settimanale a capitoli come romance sul popolare sito di fanfiction. I generi che preferisce nel mondo della letteratura sono il paranormal, il distopico e il romance storico e contemporaneo.
Ha un animo sensibile e sognatore che preferisce stimolare con una buona musica di sottofondo, immergendosi magari nella natura, nei boschi e nelle foreste che – sotto sotto – crede siano incantate.

Sito web dell’autrice: http://cristinakhristh.blogspot.it/
Link diretto alla pagina issuu per leggere i 9 capitoli gratuitamente:
http://issuu.com/cristinaz./docs/il_figlio_ribelle_-_di_cristina_zavettieri__1_

mercoledì 13 febbraio 2013

Recensione "Il mondo dopo te" di Laura Bellini

Ciao bloggers
oggi non mi andava più di tradurre e cos'ho fatto? Ho preso un bel libricino che ho terminato in un pomeriggio.
Questa volta la recensione riguarda un libro fantasy che vi ho già presentato tempo fa nei consigli di lettura "Il  mondo dopo te" di Laura Bellini. Ripropongo, dunque, la sinossi e la biografia dell'autrice questa volta corredati dalla mia opinione sul libro. Curiosi? Leggete ;)


Sinossi
C'è stato un tempo in cui gli dei e gli uomini vivevano fianco a fianco. Poi qualcosa è cambiato, e adesso gli dei abitano un mondo che per gli uomini è puro mistero. Hope, il cui nome porta in sé il segreto profondo della speranza, appartiene al mondo degli dei e, giunta l'ora del grande esame, viene inviata sulla Terra, dove dovrà trascorrere parte della sua esistenza. L'avidità dell'uomo, la distruzione che egli ha portato alla sua Terra, un luogo ormai corrotto, convince gli dei che non ci sia altra alternativa che cancellare la sua esistenza e ricreare un mondo perfetto. Non è dello stesso parere Hope che intravede ancora nell'animo umano la tortuosa strada della possibilità e della speranza. La sua decisione la condurrà a dover fare i conti con l'imprevedibile destino che la porterà lontano da tutto ciò che ama e che metterà il suo cuore a dura prova. Da un lato l'anima cui è predestinata: il giovane e perfetto Aidan e, dall'altro, un semplice umano il cui destino si incrocerà con il difficile cammino di Hope verso la verità.

Valutazione

Recensione
"Amo Aidan, lo amo di un amore insostenibile, lo amo come si ama qualcuno che non c'è, che non esiste, qualcuno che vive dentro ai tuoi sogni. Questo amore è ardente nonostante l'età. Questo amore è tutto ciò che mi resta".
Sono le parole di Hope, intense e pregne di attesa. Un'attesa durata una vita, quella trascorsa sulla terra.
Hope è la regina di un mondo lontano dal nostro che l’autrice spiega dettagliatamente.
Suo padre, il Re ha decretato che gli umani non dovessero continuare a vivere sicché indegni della loro terra, devastata dalle loro azioni riprovevoli.
Ritenendoli, dunque, immeritevoli invia sua figlia ad una coppia terrestre sterile che la accolgono con benedizione. I coniugi presto volano in cielo, causando in Hope un dolore forte e incancellabile. Al suo fianco, Luca, una figura che rappresenta la stabilità, la fiducia, la certezza. Un uomo fedele fin dal principio, anche dopo le rivelazioni scioccanti di Hope o quando sa che il cuore della ragazza appartiene ad un altro.
La presenza di Hope sulla terra è stata decisa dal Re affinché la figlia esegua l’apprendistato a cui tutti gli dei devono sottoporsi. Nel loro mondo, questa formazione dura un anno che corrisponde ai nostri diciotto anni. In questo lungo periodo, Hope comprende che gli umani non sono una razza spregevole e non meritano affatto la distruzione. Allo scadere del tempo concesso, Hope capisce che la distruzione sta avendo inizio e deve fuggire, con Luca. I due affrontano un viaggio pericoloso passando nei tre mondi quello degli abissi, di sabbia e di ghiaccio per arrivare alla Foresta incantata in cui Luca lotta senza serbare il minimo dubbio o risentimento. Nonostante la sua forza d’animo, l’uomo comprende perfettamente la passione che lega la ragazza ad Aidan, la cui presenza incomberà spesso nella loro vita come un fantasma, anche dopo l’avventura.
La narrazione si sposta dai momenti vissuti intensamente con Aidan, il suo primo amore, dio ed erede al trono, e quelli vissuti sulla terra con Luca. Hope appare una donna incompleta poiché passa dal ricordo ardente di Aidan a quello riconoscente verso Luca con cui ha creato una vita opposta a quella che tutti si aspettavano. Una vita piena di amore, mortale, da cui sono nati dei figli. Hope, infatti, è una donna ormai anziana che apre le porte del suo cuore pieno di ricordi del passato. Momenti belli, altri tristi, alcuni vividi e altri sfocati.
La voce portante del racconto è dunque l'amore scisso in due persone entrambe amate con trasporto: Luca, suo marito che l'ha sostenuta nelle difficoltà con l'affetto costante e Aidan, colui che è " il sole che al mattino, con i suoi raggi, illumina il cammino del mondo... il rumore delle onde del mare".
Hope ha sofferto molto, prima l’allontanamento dai genitori naturali che non ha mai conosciuto, poi la morte prematura dei genitori adottivi e, infine, quella del marito. Troppi abbandoni per un animo dolce e delicato, dedito completamente ai suoi nipoti. Ed è con i suoi nipoti, al parco, che il racconto ha inizio affiancato dalla presenza di Aidan che l’accompagna in un nuovo, sconosciuto, viaggio.
Una storia intrigante, commovente. Una storia che fa riflettere, che lascia una leggera malinconia. Una lettura veloce che guida fino al termine della storia per comprenderne l’epilogo. Tuttavia, un briciolo di inquietudine prevale sicché non riesci a stabilire se finalmente la protagonista abbia ottenuto il suo lieto fine oppure no. Io credo di sì ma lascio aperta la domanda cosicché ognuno possa dire la sua in merito.
Buono lo stile di Laura così come il linguaggio dosato e curato nonché una sapiente descrizione sia dei luoghi che delle emozioni dei vari personaggi.


Biografia dell'autrice
Laura Bellini nasce a San Piero in Bagno il 09 dicembre del 1979. Lavora come estetista in un centro di proprietà del marito della madre ed è mamma di Nicola e Celeste. Avida lettrice e scrittrice prolifica. Autrice dei libri: “Il coraggio dell’amore” (2009), “Lontano da te” (2010), “Ancora tu” (2010), “I disegni imprevedibili del destino” (2011).
Con Butterfly Edizioni ha pubblicato: “Il mondo dopo te”, il suo quinto romanzo.
I lettori possono seguirla nel suo blog: http://libriepassioni.blogspot.it/ o nella sua pagina fan su facebook: https://www.facebook.com/IlMondoDopoTe